Il Menisco è senza dubbio una delle strutture del nostro sistema muscolo scheletrico che i pazienti conoscono maggiormente. Quale paziente non sa dov’è il menisco… ? Pochi però sanno cos’è, a cosa serve e come si tratta.

Ce lo può spiegare?
Immaginiamo di entrare all’interno del ginocchio. Il menisco ci appare come un sottile cuscino messo tra l’osso sopra che è il femore e quello sotto che è la tibia. E’ un sorta di guarnizione e serve soprattutto a proteggere quella sottile e delicata pellicola che riveste le ossa, ovvero la cartilagine.
Più propriamente il menisco è una struttura fibrocartilaginea frapposta fra femore e tibia e per ogni ginocchio ce ne sono due, mediale e laterale.

Nel giovane e nell’anziano si considerano soluzioni terapeutiche differenti.

Quando si rompe il menisco il paziente cosa avverte?
Il principale sintomo è il dolore, localizzato nella parte mediale o laterale a seconda del menisco che si lesiona. Talvolta il paziente può avvertire anche degli scrosci articolari, degli scatti, facendo specifici movimenti. Raramente il ginocchio può addirittura bloccarsi perché un frammento grossolano del menisco si sposta, si mette al centro del ginocchio stesso impedendo quindi qualsiasi movimento.

Ma il menisco si rompe sempre e solo a seguito di un trauma?
Nei pazienti giovani questa struttura articolare è ancora molto elastica e effettivamente per rompersi nella maggior parte dei casi deve esserci un trauma. Nel paziente invece con qualche anno in più il menisco comincia a degenerare e perdere le proprietà meccaniche e quindi progressivamente cede rompendosi anche a causa anche di qualche banale movimento. Talvolta le lesioni meniscali del paziente adulto o addirittura anziano rientrano in un processo degenerativo articolare più complesso che coinvolge più strutture, chiamato artrosi.
Si tratta quindi di due meccanismi lesionali assolutamente diversi e che impongono soluzioni terapeutiche spesso diverse.

Che strano ! Pensavo che il menisco si potesse trattare solo in un modo
Beh. No, assolutamente. Se una lesione ha origine traumatica ed avviene in un paziente giovane ed ha particolari caratteristiche, sarebbe bene che il chirurgo cercasse di ripararla, per permettere al menisco di continuare a svolgere la sua funzione proteggendo negli anni la cartilagine. Questo gesto chirurgico può essere eseguito sotto controllo endoscopico,
facendo solo delle piccole incisioni cutanee ed in centri specializzati è un intervento di routine. Le lesioni degenerative nel paziente adulto invece non possono essere riparate e quindi valutata, l’indicazione chirurgica, si esegue per via artroscopica l’asportazione della parte lesionata. In taluni casi invece l’ortopedico può preferire evitare una soluzione chirurgica e impostare un trattamento fisioterapico. Pensi che il menisco è così importante per il nostro ginocchio che da qualche anno noi ortopedici invece di asportarlo, in alcuni casi abbiamo addirittura iniziato a rimetterlo, tramite un trapianto da donatore.Ovviamente si tratta di un intervento molto complesso che in casi selezionati può dare dei buoni risultati.

L’evento traumatico è solo una delle possibili cause di rottura del menisco.

Cosa consiglierebbe quindi ad un paziente che avverte del dolore al ginocchio?
Senza dubbio suggerirei di sottoporsi ad una visita ortopedica, necessaria per poter arrivare ad una diagnosi sulla base della quale impostare un percorso terapeutico ritagliandolo a misura sulla patologia. Come dico sempre ai miei pazienti “tutto parte da una diagnosi precisa… e tanto più è precisa la diagnosi, tanto più sarà facile arrivare a dei buoni risultati”